Quali sono I principali castelli del Molise sono? Scopriamo i castelli, le torri di avvistamento e le fortificazioni della regione Molise, ripartiti nella provincia di Campobasso e nella provincia di Isernia.
Il Castello Monforte di Campobasso
Il Castello Monforte di Campobasso è un castello situato nel comune di Campobasso, in provincia di Campobasso, nel Molise. Fu costruito nel XIII secolo dalla famiglia Monforte, come residenza signorile e fortificazione per proteggere la città dalle invasioni saracene e dalle lotte tra le varie famiglie nobili del territorio.
Il castello è stato ampliato e restaurato nel corso dei secoli, aggiungendo elementi architettonici di diverse epoche, tra cui una torre cilindrica del XV secolo e una corte del XVI secolo.
Il castello è stato dichiarato monumento nazionale nel 1921 e oggi è aperto al pubblico per visite guidate. All’interno del castello è possibile ammirare una collezione di mobili, ceramiche, argenti e tessuti d’epoca, nonché una serie di dipinti di artisti locali. Inoltre, il castello ospita anche mostre ed eventi culturali durante tutto l’anno.
Il Castello Pignatelli di Monteroduni.
Il Castello Pignatelli di Monteroduni è un castello situato nel comune di Monteroduni, in provincia di Isernia, nel Molise. Fu costruito nel IX secolo dalla famiglia Pignatelli, una delle famiglie più potenti del Molise, come residenza signorile e fortificazione per proteggere il territorio dalle invasioni saracene.
Il castello è stato ampliato e restaurato nel corso dei secoli, aggiungendo elementi architettonici di diverse epoche, tra cui una torre cilindrica del XV secolo e una corte del XVI secolo.
Il castello è stato dichiarato monumento nazionale nel 1921 e oggi è aperto al pubblico per visite guidate. All’interno del castello è possibile ammirare una collezione di mobili, ceramiche, argenti e tessuti d’epoca, nonché una serie di dipinti di artisti locali. Inoltre, Il castello ospita anche mostre ed eventi culturali durante tutto l’anno.
Il Castello Pandone di Venafro
Situato ai limiti nord-occidentali della Venafro romana, la struttura nasce da un antica fortificazione megalitica che divenne successivamente una fortificazione romana. Nel X secolo, in epoca longobarda, venne trasformata in un recinto quadrangolare (mastio) con diverse torri quando il conte Paldefrido la scelse come sua dimora.
Nel 1498 il conte Enrico Pandone, succeduto al padre, la convertì in una residenza signorile mettendo in atto opere di abbellimento degli interni con raffigurazioni dei cavalli della scuderia. Di ogni cavallo furono riportati l’età, la razza, il nome, il colore del manto ed il simbolo dell’ H, cioè della scuderia del conte Henricus (del conte Enrico Pandone appunto).
I ventisei ritratti di cavalli realizzati in grandezza naturale in leggero rilievo sono ancora visibili oggi nel piano nobile del castello e vi suggeriamo di non perdere la sagoma del cavallo San Giorgio, donato da Enrico a Carlo V.
Il castello dal 2013 è anche la sede del Museo Nazionale del Molise e ospita una ricca Pinacoteca di opere di artisti molisani che operarono a Napoli durante il Seicento e il Settecento, alcune delle quali provenienti dai depositi del Museo di Capodimonte,dalla Galleria Nazionale d’Arte Antica di Roma e dal Palazzo Reale di Caserta.
Nelle opere il visitatore potrà leggere parte della storia artistica del Molise e i diversi orientamenti culturali susseguitisi dal medioevo al barocco.
La visita al castello prevede due momenti:
1) Il Castello: ovvero “museo di se stesso”, con la sua importanza storica, architettonica e urbanistica
2) Le Opere: gli affreschi, le sculture, le tele, i disegni e le stampe collocate al secondo piano.
Il Castello Carafa di Ferrazzano
Tra i più importanti castelli del Molise, da non perdere è Il Castello Carafa di Ferrazzano testimone di eventi storici pubblici e privati che hanno da sempre alimentato leggende e racconti ancora presenti nella memoria popolare.
Per la sua posizione elevata il Castello di Ferrazzano ha rivestito un ruolo di grande importanza per il controllo strategico del territorio circostante tanto che in epoca antica i Sanniti lo circondarono di mura fortificate.
Oggi il castello baronale di Carafa dall’esterno si presenta ancora come fortezza medioevale, mentre all’interno ha tutte le fattezze di una residenza signorile.
Storia
Secondo alcune fonti Il castello fu edificato su una precedente fortezza medioevale e infatti l’analisi di alcuni resti di elementi architettonici del muro hanno fatto supporre che sulla stessa area fosse presente una residenza del periodo normanno costruita nell’anno Mille.
La sua realizzazione è collocabile tra il 1494 e il 1505, quando Gerolamo Carafa, (il cui nome risulta inciso su una lapide all’ingresso del castello), in seguito al terremoto del 1456, lo ricostruì seguendo le linee caratteristiche dell’architettura aragonese.
Il Castello d’Evoli di Castropignano
Per il turista alla ricerca dei veri castelli del Molise ti suggeriamo di visitare il Castello d’Evoli di Castropignano costruito intorno alla metà del XIV secolo, probabilmente edificato sui ruderi di una precedente fortezza risalente al tempo dei sanniti.
Era un importante roccaforte militare che controllava il tratturo Castel di Sangro-Lucera, dove passavano le attività della pastorizia in direzione della Puglia.
Durante la prima metà del XX secolo, a causa di un prolungato stato di abbandono e una non adeguata opera di manutenzione, subì un rapido degrado. Recentemente restaurato, domina dalla sommità del colle sul quale si trova la Valle del Biferno.
All’ingresso del castello, si può osservare un’antica iscrizione riportante la data 1683 con lo stemma della famiglia d’Evoli.
Il castello si erge sulla spianata a strapiombo sulla valle del Biferno, raggiungibile da via Salita San Marco, poi via Marconi e via Castello.
Anche se le sue origini sono di epoca normanna, il suo nome fu legato alla famiglia d’Evoli, che lo governava già nel XIII secolo.
La famiglia edificò la torretta Sud, ammodernando gli interni e le sale di rappresentanza e costruendo i locali sotterranei dedicati alla servitù.
In passato era circondato da un grande fossato che dava in direzione del centro abitato e in seguito fu sostituito da una cinta muraria e da due grossi torrioni che collegavano il castello al paese.
Una leggenda racconta che nel castello ci fossero ben 365 camere, una per ogni giorno dell’anno, ma oggi a causa delle devastazioni delle guerre, nonché alla mancanza di attente manutenzioni e restauri, fu perduta la scalinata monumentale settecentesca di Silvestri da Sepino e le arcate del loggiato interno.
Negli ultimi anni del Novecento importanti lavori di recupero riportarono il castello agli antichi splendori rendendo possibile la sua visita.
Il castello Svevo di Termoli
Se sei alla ricerca dei veri castelli del Molise, ti suggeriamo di vistare Il Castello Svevo di Termoli, una straordinaria struttura vicino al mare progettata e costruita nel duecento da Federico II di Svevia dal quale appunto ne trae la denominazione.
Il castello, ristrutturato diverse volte, per essere adatto a difendere strategicamente sia il territorio via mare che via terra, prevede una pianta quadrata con delle mura molto spesse, angoli disposti verso i punti cardinali e quattro torri cilindriche.
La sua edificazione risale al XIII secolo, periodo in cui Federico II di Svevia progettò il sistema di fortificazioni del suo territorio dalle frontiere sud-orientali italiane fino alla Sicilia.
In seguito per difendersi dalle aggressioni dei saraceni, al castello furono aggiunte altre torrette sentinella lungo la costa che sono visibili ancora oggi. Tra queste viene ricordata la “Torretta del Meridiano”, in zona Rio Vivo, che si differenzia dalle altre non solo la sua base circolare differente da quelle quadrate delle altre, ma anche importante perché indicava il punto d’incrocio tra il 42° parallelo nord e il 15°meridiano est.
Il castello oggi
Durante recenti operazioni di restauro sono stati rinvenuti graffiti del secolo XVI e disegni al carbone sulle pareti della cisterna inferiore risalenti al periodo in cui il castello di Termoli era destinato a carcere borbonico.
Oggi nelle sale del castello vengono organizzate mostre e rassegne musicali e qualcuno lo sceglie perfino come luogo per celebrare matrimoni civili.
Riconoscimenti: dal 1885 per il ruolo avuto nella storia il Castello Svevo di Termoli è stato inserito tra i monumenti nazionali e qualificato come museo storico regionale.
Questi sono solo alcuni dei principali castelli del Molise, tutti con una storia e un’architettura unica. La maggior parte di essi sono stati restaurati e sono aperti al pubblico per visite e escursioni.